Il Castello di Issogne sorge non lontano dalla Dora Baltea: villa romana, casaforte appartenuta al vescovo, maniero medievale, raffinata dimora signorile testimone della potenza e della ricchezza della famiglia Challant e castello dei sogni per Vittorio Avondo.
L’aspetto esterno, austero e modesto, custodisce al suo interno secoli di storia e splendidi capolavori. Dal cortile con gli stemmi, alle lunette dell’atrio, dal giardino verdeggiante alla fontana del melograno, è un trionfo dell’arte tardogotica, nel periodo di passaggio tra la fine del Medioevo e l’inizio del Rinascimento.
Qui tutto parla del priore Giorgio di Challant, raffinato committente delle modifiche architettoniche e delle decorazioni che rendono il castello un unicum della cultura figurativa medievale dei territori alpini.
Nell’Ottocento il collezionista Vittorio Avondo ne raccoglierà il testimone e riporterà la dimora agli antichi fasti di Giorgio.
Un recente allestimento dedicato ad Avondo, ultimamente arricchito da alcuni dipinti dell’epoca, racconta anche quest’importante fase del castello.